SPAFONAMENTO: SCRITTURE CONTABILI
LE SCRITTURE CONTABILI DA REDIGERE IN CASO DI REGOLARIZZAZIONE DELLO SPLAFONAMENTO IVA
Vediamo, di seguito, quali sono le scritture contabili da redigere in Partita Doppia in caso di regolarizzazione per splafonamento IVA.
Esempio:
l’esportatore abituale Rossi ha superato il plafond disponibile effettuando acquisti in sospensione d’imposta per i quali non poteva beneficiare di questa agevolazione.
L’IVA non addebitata dal fornitore ammonta a 2.500 euro.
Egli decide di effettuare il ravvedimento operoso versando 10 euro di interessi e 130 euro di sanzione.
(I dati sono puramente indicativi e non rispondono ad un preciso calcolo).
1° soluzione – EMISSIONE DI NOTA DI VARIAZIONE DA PARTE DEL FORNITORE
Il conto “ IVA a credito ” verrà chiuso in sede di dichiarazione IVA, quando l’esportatore potrà detrarre l’IVA a suo credito. In quella occasione tale conto sarà stornato al conto “Erario c/IVA”.
2° soluzione – EMISSIONE DI AUTOFATTURA CON VERSAMENTO AUTONOMO DELL’IVA
In questo caso registriamo un fornitore fittizio come contropartita dall’IVA a credito e chiudiamo tale fornitore al momento del versamento dell’imposta per ravvedimento operoso.
Il conto “IVA a credito” verrà chiuso in sede di liquidazione periodica IVA, quando l’esportatore potrà detrarre l’IVA a suo credito. In quella occasione tale conto sarà stornato al conto “Erario c/IVA”.
3° soluzione – EMISSIONE DI AUTOFATTURA CON VERSAMENTO DELL’IVA IN SEDE DI LIQUIDAZIONE IVA
Esempio.
IVA a debito prima di aver regolarizzato lo splafonamento: 20.000
IVA a credito prima di aver regolarizzato lo spafonamento: 5.000
IVA per splafonamento: 2.500
Liquidazione IVA tenuto conto dello splafonamento.
IVA a debito compresa IVA da splafonamento e interessi: 20.000 + 2.500 + 10 = 22.510
IVA a credito compresa IVA da splafonamento: 5.000 + 2.500 = 7.500
IVA da versare compreso splafonamento e interessi: 22.510 – 7.500 = 15.010.
In questo caso registriamo un fornitore fittizio come contropartita dall’IVA a credito e chiudiamo tale fornitore nella liquidazione IVA nella quale provvediamo ad effettuare il ravvedimento.
Anche il conto “IVA a credito” viene chiuso in sede di liquidazione periodica IVA, quando l’esportatore può detrarre l’IVA a suo credito.
Esportatori abituali
Volume d’affari per il calcolo del plafond
Operazioni che formano il plafond IVA
Calcolo del plafond
Calcolo plafond fisso
Calcolo plafond mobile
Passaggio dal plafond fisso a quello mobile e viceversa
Calcolo del plafond disponibile
Momento di utilizzo del plafond
Note di variazione e plafond disponibile
Note di variazione e plafond utilizzabile
Beni e servizi acquistabili con il plafond
Acquisti in sospensione d’imposta
Acquisti in sospensione d’imposta
Adempimenti dell’esportatore abituale
Dichiarazione d’intento
Splafonamento IVA
Regolarizzazione splafonamento IVA
Ravvedimento operoso splafonamento IVA