SPESE DI AMMODERNAMENTO, RISTRUTTURAZIONE E MANUTENZIONE STRAORDINARIA

COME VANNO TRATTALE LE SPESE DI AMMODERNAMENTO, RISTRUTTURAZIONE E MANUTENZIONE STRAORDINARIA NELLA DETERMINAZIONE DEL REDDITO DI LAVORO AUTONOMO

Aggiornato al 20.03.2017

Le regole relative alla deducibilità delle spese di ammodernamento, ristrutturazione e manutenzione straordinaria relative ad immobili utilizzati nell’esercizio di arti e professioni sono modificate per effetto della finanziaria 2007.

In precedenza tali spese erano deducibili in quote costanti nel periodo d’imposta in cui erano sostenute e nei quattro successivi.

Dopo la finanziaria 2007 è previsto che le spese relative all’ ammodernamento, alla ristrutturazione e alla manutenzione di immobili usati nell’esercizio dell’arte o della professione possono essere portati in aumento del costo del bene se ne presentano le caratteristiche.

La parte di costo che non può essere capitalizzata è deducibile nel periodo d’imposta di sostenimento, nel limite del 5% del costo complessivo di tutti i beni materiali ammortizzabili, quale risulta all’inizio del periodo d’imposta dal registro dei cespiti ammortizzabili. L’ eccedenza è deducibile in quote costanti nei cinque periodi d’imposta successivi.

Le spese sostenute sono deducibili a partire dall’esercizio di sostenimento.

Il criterio di imputazione della spesa è variato: si è passato dalla imputazione della spesa per quote costanti nell’arco di 5 esercizi alla possibilità di portare in aumento del costo dell’immobile le spese di carattere straordinario e di ammortizzare in 5 quote costanti le spese di manutenzione ordinaria.

 
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